martedì 25 marzo 2008

FONTI RINNOVABILI

Il 99% dell'energia presente sul nostro pianeta viene dall'esterno e soprattutto dal sole, sotto forma di radiazione, il resto è dato dall'energia derivante dall'attrazione gravitazionale della luna; il modesto 1% di energia prodotta dal nostro pianeta nasce dal suo interno e si manifesta come vulcanismo, geotermia ed energia nucleare.


ENERGIA SOLARE
L'energia derivante dall'irraggiamento del sole al suolo costituisce un serbatoio immenso di energia pulita, rinnovabile e a costo zero come materia prima, ma non tutta la superficie terrestre risulta omogeneamente irraggiata, per cui questa fonte può essere sfruttata solo entro una fascia ristretta, corrispondente alle regioni comprese tra il 45° di latitudine nord e sud.
La disomogeinità dipende dalla nuvolosità (le nuvole assorbono una grande quantità di radiazioni), dall'incidenza dei raggi solari (maggiore è l'inclinazione dei raggi solari, minore è l'energia che giunge al suolo), dalla massa atmosferica che sovrasta la superficie terrestre.
Il problema principale incontrato nel suo sfruttamento è dovuto alla sua diluizione, per cui sono necessari spazi relativamente grandi allo scopo di raccogliere questa energia, ed eventualmente concentrarla.
Un altro inconveniente è dato dall'irregolarità dell'irraggiamento dovuto all'alternarsi del dì e della notte e dall'alternarsi delle stagioni (quest'ultimo aspetto diviene rilevante nelle zone temperate).
Il calore del sole, invece, può essere sfruttato per produrre acqua calda:a bassa temperatura, nei mini-impianti familiari; ad alta temperatura, per produrre vapore che mette in funzione una turbina per la produzione di energia elettrica, nelle centrali termiche; in queste centrali i raggi vengono riflessi da numerosi specchi parabolici, fissi, o talvolta mobili, su una caldaia contenente acqua, che viene così portata allo stato di vapore.
Gli inconvenienti derivanti dalla nuvolosità, dalla densità dell'atmosfera e dall'incidenza dei raggi solari hanno indotto i tecnici della NASA, l'ente spaziale americano, a progettare per il futuro il modo di captare l'energia solare nello spazio, sopra l'atmosfera, mediante la collocazione in orbita di un satellite geostazionario, capace di catturare l'energia della radiazione solare mediante pannelli fotovoltaici.


ENERGIA EOLICA
A partire dagli anni Settanta gli studi e le applicazioni tecnologiche legati allo sfruttamento dei venti per la produzione di energia hanno avuto un nuovo impulso.
Tre elementi giocano, in particolare a favore di questo tipo di energia: è assolutamente pulita dal punto di vista ecologico, è rinnovabile e la materia prima è a costo zero.
Per contro non tutti i luoghi del pianeta risultano idonei all'installazione di impianti eolici: per l'irregolarità dei venti in certe regioni, oppure per la loro debolezza, visto che per essere sfruttabili devono soffiare a una velocità non inferiore ai 4 m/s e per almeno un centinaio di giorni all'anno; a causa degli elevati costi di trasporto non sono adatti quei siti lontani dai luoghi di utilizzo; la tecnologia sinora elaborata non consente di creare stazioni eoliche in grado di fornire grandi quantitativi di energia.
Questa forma di energia, comunque, risulta senz'altro competitiva, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista ambientale.
Esistono impianti in Canada, Stati Uniti, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca. In Italia l'installazione di generatori eolici attraversa una fase ancora sperimentale.
Le zone giudicate interessanti per eventuali installazioni sono: il crinale appenninico, le fasce costiere delle regioni meridionali, le isole del basso Tirreno e Pantelleria.


ENERGIA IDRICA
Grazie all'acqua si ottiene su tutta la Terra circa il 6,7% del complessivo fabbisogno energetico e oltre il 20% dell'energia consumata.Il terzo mondo continua a fare affidamento su questa risorsa economicamente conveniente e pulita, ma messa in discussione a causa del grave impatto ambientale.
I bacini artificiali, infatti, sconvolgono i precedenti equilibri ecologici, distruggono foreste e risorse faunistiche e generano serie ripercussioni sul clima. Nel nostro paese l'energia idroelettrica ha giocato un ruolo particolarmente rilevante dalla metà degli anni venti fino agli anni cinquanta.
Negli ultimi venti anni si è registrato in sensibile calo, con un tasso che oggi tocca appena il 10%, poichè la forte crescita dei consumi energetici è stata fronteggiata per lo più con il ricorso alle centrali termoelettriche.
Dal moto ondoso degli oceani e dai flussi di marea, teoricamente, si potrebbero recuperare grandi quantità di energia. Il primo impianto per lo sfruttamento dell'energia delle onde di marea è stato costruito in Francia , ma ha parzialmente deluso, poichè il costo di produzione dell'energia si è rivelato superiore a quello idroelettrico convenzionale.


ENERGIA GEOTERMICA
Oggi in tutto il mondo circa 130 impianti utilizzano il vapore acqueo proveniente dal sottosuolo a fini energetici.
L'Islanda è il paese dove si dà maggiore importanza alla geotermia, grazie all'abbondanza di questa risorsa.
Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
La risorsa geotermica risulta costituita da acque sotterranee che, venendo a contatto con rocce ad alte temperature, si riscaldano e in alcuni casi vaporizzano.
A causa dell'esaurimento che dopo un certo numero di anni possono subire i campi geotermici, sono stati avviati esperimenti per tentare operazioni di ricarica.
Un interessante uso delle acque geotermiche a basse temperature è costituito dall'innaffiamento delle colture di serra o all'irrigazione a effetto climatizzante, in grado di garantire le produzioni agricole anche nei paesi freddi.


ENERGIA DELLE BIOMASSE
La legna sotto forma di combustibile è la biomassa di gran lunga più importante.
La biomassa costituisce una risorsa rinnovabile e inesauribile, a patto che essa venga sfruttata non oltrepassando il ritmo di rinnovamento biologico.
Altri limiti sono rappresentati dall'estensione delle superfici coltivate e dai vincoli climatici che condizionano la crescita delle diverse specie.
Le biomasse hanno origini differenti:da boschi e foreste naturali,da piante coltivate appositamente per scopi energetici,dai residui altrimenti inutilizzabili di produzioni destinate all'alimentazione umana o animale,da rifiuti organici.
In relazione alla loro natura e composizione, le biomasse possono essere convertite in combustibili di vario tipo attraverso tre principali sistemi:
La gassificazione, che consiste nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica.La conversione biologica ad alcoli: l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica; l'alcol è un ottimo carburante, ed è meno inquinante dei derivati del petrolio.
La combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.
Attualmente la biomassa rappresenta una fonte energetica importante solo nei paesi in via di sviluppo (v. impatto ambientale); quasi trascurabile è, invece, la funzione che essa svolge nei paesi industrializzati.


Vantaggi e svantaggi delle energie alternative:

Quali sono i vantaggi?
Le energie alternative non si esauriranno mai e possono essere raccolte ovunque nel mondo, sfruttando la geografia locale dei differenti paesi.
Questo significa che le energie alternative possono rompere la dipendenza dalle importazioni energetiche.
Lo sfruttamento delle fonti di energia alternativa non prevede processi inquinanti, mentre la combustione delle biomasse – sostanze di matrice organica – produce la stessa quantità di CO2 assorbita originariamente durante la loro vita.
Le energie alternative rappresentano dunque un vantaggio critico fondamentale sui combustibili fossili nella lotta al cambiamento climatico.
Le enrgie alternative non implicano rischi di trasporto al contrario di una petroliera, ad esempio. Anche per questo il rinnovabile è il futuro.

Quali sono gli svantaggi?
Molte energie alternative non possono competere contro quelle fossili senza incentivi statali e nuove politiche di riconversione energetica.
Il vento non soffia ininterrottamente, perciò l’energia alternativa derivante dalla forza eolica deve essere supportata da altre forme di generatori di elettricità.
C’è inoltre chi afferma che le pale eoliche deturpino il paesaggio.
Le dighe idroelettriche possono causare enormi danni.
Più di un milione di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per la costruzione del cinese “Three Gorges”, il più grande progetto idrico al mondo.
L’energia geotermica non è facilmente estraibile a causa degli alti costi di perforazione.


CONTRIBUITI ALLE RINNOVABILI NELLA REGIONE MARCHE
Nelle Marche arrivano i nuovi contributi regionali a progetti per biomasse, cogenerazione, impianti fotovoltaici e ai comuni per i piani energetici ambientali.
La Regione ha stanziato 300.000,00 euro destinati ai progetti non ancora finanziati del bando l'Ottimizzazione del sistema energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili.
Il bando agevola azioni che riguardano energia da biomasse, cogenerazione e impianti fotovoltaici. 120.000,00 euro sono poi stati destinati ai Comuni per la redazione di piani energetici ambientali.
Ne beneficiano i Comuni con piu` di 50 mila abitanti - Ancona, Pesaro, Fano, Ascoli Piceno - che redigono piani energetici ambientali a livello comunale relativi all'uso delle fonti rinnovabili di energia.
Viene specificato che, in caso di inadempienza o rinuncia, il contributo verra` assegnato al Comune che segue per numero di abitanti.
Il provvedimento, adottato dalla Giunta regionale nel corso dell'ultima seduta, rientra nelle direttive previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale.


EOLICO SELVAGGIO NELLE MARCHE
Con l'oramai "solita" scusa delle energie rinnovabili e pulite, e con l'abile esca economica per i piccoli comuni montani con l'acqua alla gola e con i bilanci sempre più ristretti, decine e decine di km di stupendi paesaggi dell'Appennino Umbro-Marchigiano corrono, oggi, un grave rischio mascherato da apparentemente "innocui" mulini a vento.
Il catastrofico paragrafo relativo agli Impianti Eolici del Piano Energetico Ambientale Regionale delle Marche prevede l'installazione di circa 160 MW di parchi eolici lungo montagne e crinali (anche sopra i 1300 metri sul livello del mare) che sono ancora oggi dimora (quasi) inviolata di circa 14-15 coppie di Aquila reale e di 20-22 esemplari del raro Biancone, di qualche trotterellante Lupo e ... invisibili esemplari di Gatto selvatico.
Senza parlare dell'enorme varietà vegetale che in certe zone, soprattutto di crinale, presenta endemismi e altre specie di grande importanza.
Ma la biodiversità nulla può di fronte ad opere di importanza "nazionale" ...e allora cosa importa se nuove strade apriranno vecchie ferite su versanti montani frequentati ogni tanto da qualche escursionista, se file e file di torri eoliche si frapporranno tra il nostro sguardo e l'orizzonte, se uno, dieci, cento animali saranno falciati dalle pale per loro invisibili...


A cura di Cristina Palazzini, Paolo Polenta, Alice Marchetti

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